Pizza 2.0 - La ricetta di base

Ottima per iniziare a capire perché usare più di una farina, perfetta per casa!

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    Eccovi la ricetta base che insegno nei corsi. Normalmente uso farine Tibiona o Marino, però anche con altre farine di qualità il risultato è assicurato. La ricetta è semplice, ovviamente è uguale per teglia, pala e tonda, oltretutto ci sono un bel po' di foto in giro, su FB soprattutto.

    Per chi vuole capirne di più, deve solo chiedere...

    L'impasto base è questo (in proporzioni):
    - 30% farina (semola rimacinata) di grano duro, assolutamente Senatore Cappelli;
    - 70% farina di grano tenero Manitoba o grano tenero rinforzata almeno con W>=280;
    - 75% (sul totale della farina) di acqua senza cloro e durezza tra 7 e 25°F (Acqua Vera, ma pure la San Benedetto Blu va bene, anzi...);
    - Lievito di Birra fresco, in ragione di 7 gr. per chilo di farina;
    - Sale, in ragione di 25 gr. per chilo di farina;
    - Zucchero, in ragione di 5 gr. per chilo di farina (una bustina da bar).

    Non uso olio o altri grassi nell'impasto.

    Il procedimento è il seguente, usando una impastatrice a spirale che intruda e non estruda (cioè che il gancio mandi al suo centro la farina, invece di spargerla fuori). Se ne avete una che estrude, non ci sono problemi, ci metterete un poco di più:
    - si mette in vasca tutta l'acqua e si scioglie subito il lievito con lo zucchero;
    - si mette in vasca tutta la farina di grano duro setacciata e si fa girare per 5 minuti a bassa velocità, con uno stop di 10 minuti con la vasca coperta da un panno umido;
    - si riavvia a bassa velocità l'impastatrice e si mette tutta la farina di grano tenero. Si fa girare fino a quando l'impasto non si stacca dalla vasca e fa fibre lunghe e ben distese, senza grumi. Se le operazioni precedenti sono fatte bene e le farine sono come da specifica, dovrebbe girare per 7-9 minuti.
    - per ultimo, si aggiunge il sale e si chiude appena l'impasto si stacca di nuovo dalla vasca (3-4 minuti se tutto è fatto bene, sempre a bassa velocità).

    E' previsto un riposo in vasca pari a un'ora se l'impasto chiude intorno ai 24 gradi, mezz'ora se chiude intorno ai 26, un'ora e mezza da 22 gradi in giù. Il riposo in vasca deve essere fatto sempre con un telo umido sopra e non a contatto con l'impasto.

    Finito il riposo in vasca, l'impasto va messo in fermo lievitazione in frigo per almeno 24 ore, ed è maturo al suo culmine tra le 48 e le 72 ore. La cassetta di riposo deve essere chiusa. La spallettatura va fatta in ragione di 1.3 Kg per teglia 60x40, e la stesa della palletta va fatta dopo che l'impasto ha raggiunto almeno i 18°, perciò sono circa 3-4 ore a temperatura ambiente. Per la tonda, la palletta deve essere da 260-270 gr.

    Variando la proporzione tra semola rimacinata e farina di grano tenero, si gestisce la croccantezza dell'impasto. Per farla più croccante, si può arrivare fino ad un 50% e 50%, per farla più morbida si può scendere fino a un 15% di grano duro ed un 85% di grano tenero. Questi sono i due limiti da non oltrepassare, fermo restando che la proporzione 30-70 risulta essere la più equilibrata.

    Il forno può arrivare ad un massimo di 280°. Non serve andare oltre, a meno che non si voglia fare solo la tonda e si abbia magari un bel forno a legna, e pure napoletano...

    Edited by Marco Lungo - 12/12/2013, 10:00
     
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  2. fm_1989
     
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    Stavo rileggendo bene tutto il procedimento ma quindi l'impasto deve incordare dopo 7 minuti se ho capito bene.
    Perché io quando lo faccio di solito l'impasto in nemmeno un minuto ha incordato andando a velocità 2, quindi che l'acqua è troppo poco per quel tipo di farina o non succede nulla va bene lostesso. Però alla fine li'impasto risulta comunque morbido.
    Adesso la prossima volta conto bene quanto tempo impiega a incordare ma direi che ci metterà due minuti massimo e poi io comunque la faccio girare 7 minuti lostesso come da ricetta.
     
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  3. ebbascta
     
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    CITAZIONE (Marco Lungo @ 8/10/2013, 11:21) 
    Eccovi la ricetta base che insegno nei corsi. Normalmente uso farine Tibiona o Marino, però anche con altre farine di qualità il risultato è assicurato. La ricetta è semplice, ovviamente è uguale per teglia, pala e tonda, il risultato è assicurato, ci sono un bel po' di foto in giro, su FB soprattutto.

    Per chi vuole capirne di più, deve solo chiedere...

    L'impasto base è questo (in proporzioni):
    - 30% farina (semola rimacinata) di grano duro, assolutamente Senatore Cappelli;
    - 70% farina di grano tenero Manitoba o grano tenero rinforzata almeno con W>=280;
    - 75% (sul totale della farina) di acqua senza cloro e durezza tra 7 e 25°F (Acqua Vera, ma pure la San Benedetto Blu va bene, anzi...);
    - Lievito di Birra fresco, in ragione di 7 gr. per chilo di farina;
    - Sale, in ragione di 25 gr. per chilo di farina;
    - Zucchero, in ragione di 5 gr. per chilo di farina (una bustina da bar).

    Non uso olio o altri grassi nell'impasto.

    Il procedimento è il seguente, usando una impastatrice a spirale che intruda e non estruda (cioè che il gancio mandi al suo centro la farina, invece di spargerla fuori). Se ne avete una che estrude, non ci sono problemi, ci metterete un poco di più:
    - si mette in vasca tutta l'acqua e si scioglie subito il lievito con lo zucchero;
    - si mette in vasca tutta la farina di grano duro setacciata e si fa girare per 5 minuti a bassa velocità, con uno stop di 10 minuti con la vasca coperta da un panno umido;
    - si riavvia a bassa velocità l'impastatrice e si mette tutta la farina di grano tenero. Si fa girare fino a quando l'impasto non si stacca dalla vasca e fa fibre lunghe e ben distese, senza grumi. Se le operazioni precedenti sono fatte bene e le farine sono come da specifica, dovrebbe girare per 7-9 minuti.
    - per ultimo, si aggiunge il sale e si chiude appena l'impasto si stacca di nuovo dalla vasca (3-4 minuti se tutto è fatto bene, sempre a bassa velocità).

    E' previsto un riposo in vasca pari a un'ora se l'impasto chiude intorno ai 24 gradi, mezz'ora se chiude intorno ai 26, un'ora e mezza da 22 gradi in giù. Il riposo in vasca deve essere fatto sempre con un telo umido sopra e non a contatto con l'impasto.

    Finito il riposo in vasca, l'impasto va messo in fermo lievitazione in frigo per almeno 24 ore, ed è maturo al suo culmine tra le 48 e le 72 ore. La cassetta di riposo deve essere chiusa. La spallettatura va fatta in ragione di 1.3 Kg per teglia 60x40, e la stesa della palletta va fatta dopo che l'impasto ha raggiunto almeno i 18°, perciò sono circa 3-4 ore a temperatura ambiente. Per la tonda, la palletta deve essere da 260-270 gr.

    Variando la proporzione tra semola rimacinata e farina di grano tenero, si gestisce la croccantezza dell'impasto. Per farla più croccante, si può arrivare fino ad un 50% e 50%, per farla più morbida si può scendere fino a un 15% di grano duro ed un 85% di grano tenero. Questi sono i due limiti da non oltrepassare, fermo restando che la proporzione 30-70 risulta essere la più equilibrata.

    Il forno può arrivare ad un massimo di 280°. Non serve andare oltre, a meno che non si voglia fare solo la tonda e si abbia magari un bel forno a legna, e pure napoletano...

    Ciao Marco,
    vedo che indichi 5 grammi di zucchero per kg di farina mentre nella stessa ricetta che postasti su profumidalforno ne mettevi 1-2 grammi/kg.
    Confermi che non è un errore di battitura?
    Grazie mille!!
    Andrea
     
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    No, non è un errore perché quella era la base di anni fa, adesso molte cose le ho migliorate con l'esperienza che ha portato chi la fa a casa, quindi ci sono state delle revisioni per perfezionarla. Non che come sta su PdF non funzioni, eh?
     
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  5. PetrolitoLuigi
     
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    Ciao Marco e a tutti voi, eccomi qui da buon pizzetaro casalingo a stressarvi per avere conferme e chiarimenti su quel poco che fin'ora ho imparato!!!!!
    Ho impastato una 2.0 al 70% di h2o sabato sera per pizzettare domenica.
    Vorrei farvi vedere il risultato e chiedere dei chiarimenti.
    Ho notato che ogni volta che cerco di cuocere una pizza bianca come base da dover condire successivamente, mi partono sempre dei mega bolloni che oltre a rovinare la pizza dal punto di vista estetico inficiano anche la cottura della stessa. Il fondo infatti non si cuoce in maniera uniforme ma si bruciacchia proprio nei punti dove partono i bolloni.
    Il problema è nell'impasto????
    Forse sbaglio ad iniziare la cottura poggiando la teglia sul fondo del forno???
    Considerando che ho un normale forno di casa non credo d'avere temperature esagerate!!!!!
    Grazie a tutti per i consigli!!!!!

    vaef

    hlrm

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    I bolloni sono normalissimi se non passi il bucasfoglia sopra l'impasto prima di infornare, oppure ti ci metti a farlo con una forchetta o passi l'olio sulla pizza bianca prima di infornarla con un pennello.

    Principalmente sono bolle di vapore, perciò il più delle volte scompaiono appena la pizza torna a temperatura ambiente, a meno che il forno non abbia "fotografato" la bolla con il calore nell'impasto rigonfio.
     
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  7. PetrolitoLuigi
     
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    Grazie Marco la prox provo subito!!!!
     
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  8. ebbascta
     
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    CITAZIONE (Marco Lungo @ 14/10/2013, 12:25) 
    No, non è un errore perché quella era la base di anni fa, adesso molte cose le ho migliorate con l'esperienza che ha portato chi la fa a casa, quindi ci sono state delle revisioni per perfezionarla. Non che come sta su PdF non funzioni, eh?

    Ok allora provo subito con le nuove dosi, grazie!
     
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  9. zzzale
     
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    Buongiorno a tutti!
    Avrei una domanda riguardo questo impasto:
    in base a quali fattori decido eventuali stop (oltre a quello iniziale della semola) per portare l'impasto all'incordatura?
    Vanno fatti per rispettare la regola del 53 quindi per evitare che la planetaria trasferisca troppo calore all'impasto?
    Faccio questa domanda perchè ho letto di persone che con la clatronic (e la ricetta della pizza 2.0) a velocità 2 (circa 60/70 giri minuto) con tre stop chiuduno l'impasto nei tempi giusti mentre io ho provato (ieri per la prima volta) e ho sforato, senza stop, di un 3/4 minuti per incordare ma ho dovuto usare la velocitaà 3 e poi 4 (la massima) per chiudere per giunta a 29° (acqua a 11 gradi e t.amb a 22 vabbè ho sbagliato io, ah appunto quanti gradi aggiunge la planetaria? va bene se conto 8/9 °C?).
    Grazie e buona giornata,
    Alessandro

    Edited by zzzale - 16/10/2013, 17:01
     
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    Questo impasto non prevede stop.

    Sicuramente, non devi mai arrivare a 29° di temperatura, a quel punto non c'è molto da fare.

    Segui la Regola del 53, vedi di arrivare all'incordatura con la foglia e poi monta il gancio e, se hai usato farine serie, vedrai che gli stop di glutinazione non servono.
     
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  11. zzzale
     
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    Grazie per la risposta!
    La prossima volta cercheró di chiudere nei tempi e con
    le temperature corretti. Ieri sera, a 24 ore in frigo, la massa era
    già raddoppiata, è corretto interpretarlo come
    conseguenza della temperatura alta?
    In questo caso come ci si comporta? Meglio accontentarsi del risultato
    E proseguire altre 12/24 h oppure stagliare e stendere ai 18?
    Grazie e buona giornata!
    Alessandro
     
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    CITAZIONE (zzzale @ 17/10/2013, 07:42) 
    Grazie per la risposta!
    La prossima volta cercheró di chiudere nei tempi e con
    le temperature corretti. Ieri sera, a 24 ore in frigo, la massa era
    già raddoppiata, è corretto interpretarlo come
    conseguenza della temperatura alta?
    In questo caso come ci si comporta? Meglio accontentarsi del risultato
    E proseguire altre 12/24 h oppure stagliare e stendere ai 18?
    Grazie e buona giornata!
    Alessandro

    Direi che va bene, tranquillo e prosegui.

    Considera che nel frigo di casa non si riescono a tenere i 4°. Le continue aperture e chiusure della porta alzano la temperatura di molto, quindi è per quello che vedi la massa crescere.
     
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  13. zzzale
     
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    Ok allora stasera staglio, stendo e inforno!
    In effetti ho notato che da ieri sera a questa mattina il volume è rimasto invariato dato che non viene aperto.
    Per adesso ho usato le farine che ho in casa...Marco non mi uccidere: Manitoba Spadoni (da supermercato eventualmente ho anche quella rinforzata Spadoni pulcinella da super) e Semola rimacinata Senatore Cappelli semintegrale (cosa vorrà dire poi? Tipo 2? Cmq marca Antico Molino Rosso) appena le finisco procedo con le farine del Mulino Marino (pensavo da eataly così posso acquistarle in basse quantità e senza spese di spedizione). Per questo impasto devo utilizzare queste due?

    shop.eataly.it/it/farina-manitoba-bio-kg-1-mulino-marino.html

    shop.eataly.it/it/semola-di-grano-duro-bio-1kg-mulino-marino.html

    grazie ancora,
    Alessandro

    Edited by zzzale - 17/10/2013, 12:51
     
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  14. zzzale
     
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    Beh formato il panetto, steso a 18 gradi, infornato a 240 prima in basso poima metà e infine....mangiata.
    Buona buona ancor megllo appena tiepida dove sprigiona al massimo gli aromi dell'impasto e del condimento.
    Nel frattempo ho preparato e impastato una 3.0 per sabato sera, questa volta tutto in frigo (farina e vasca compresi).
    Ho chiuso l'impasto a 25/26 gradi, praticamente a queste temperature e con l'integrale (credo che sia anche merito suo) l'impasto va da solo
    a velocità 2 della cinesina (con la 2.0 di due giorni fa ho dovuto usare la massima velocità per incordare un impasto ancora appiccicosetto chiuso a 29 gradi). Risultato della 3.0 per adesso promettente impasto manipolabile senza problemi a mano nonostante sia andato qualche punto oltre il 74% di idratazione (tre cucchiaini di sicuro sono andati dentro vedendo che prendeva acqua)
    Grazie ancora a Marco per aver condiviso la sua esperienza!
    Ciao,
    Alessandro

    27d2
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    1qds

    Edited by zzzale - 18/10/2013, 09:09
     
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    Bel risultato!

    Sicuramente a casa uno se le gode molto queste ricette, lo vedo da tanto tempo con l'esperienza di Profumi dal Forno e i corsi che tenevo.

    Queste foto sono molto ben riuscite, c'è anche una alveolatura che non si trova proprio facilmente in giro, quindi l'impasto rende proprio come sapori e scioglievolezza, molto di più che non steso a piastrella.

    Non l'ho detto, ma con i miei impasti non va usato mai il mattarello. Mai.

    Ma neanche con un qualsiasi impasto buono.

    Se uno deve usare il mattarello, mi chiedo, allora perché ci mette il lievito nell'impasto?

    :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
     
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64 replies since 8/10/2013, 10:21   11273 views
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